top of page

LA MANUTENZIONE PROFESSIONALE

La Manutenzione Professionale (PM) è un metodo di gestione che riguarda l’organizzazione della manutenzione delle macchine, delle attrezzature e della stessa funzione di manutenzione. L’obiettivo è l’incremento della produttività degli impianti e la riduzione dei costi totali utilizzando in misura sempre maggiore la manutenzione preventiva e su condizione anziché intervenire su guasto, attraverso l’adozione di strumenti tecnici e di gestione ed il coinvolgimento dei manutentori.


La manutenzione professionale è uno dei pilastri del TPM nonché un pilastro fondamentali del World Class Manufacturing. Proprio quest’ultimo ha sviluppato un approccio standardizzato e strutturato, costituito da varie fasi di complessità via via crescente che caratterizza la manutenzione professionale.

Classicamente tutti i pilastri contenuti nel WCM si suddividono in 7 passi, alcuni dei quali sono più “filosofici” e poco operativi, che bene si adattano ad aziende strutturate e di grandi dimensioni. La figura esemplifica un approccio PM semplificato a 4 step applicabile in tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione o struttura.


Figura. Gli step della manutenzione professionale



Gli obiettivi della PM


Di seguito si riportano sinteticamente gli obiettivi principali della PM:

  • Ridurre i costi totali di manutenzione;

  • Ottenere zero guasti per gli impianti “critici;

  • Ottenere la massima disponibilità dell’impianto e quindi incrementare l’OEE;

  • Supportare la manutenzione autonoma (AM), quindi gli operatori e i conduttori macchina;

  • Incrementare il livello di competenza dei manutentori che via via si concentrano sulle attività più qualificanti quali l’analisi guasti e la manutenzione migliorativa e non sulla mera sostituzione di componenti a guasto.



Spesso di è portati erroneamente a pensare che i costi della manutenzione siano dati solamente dal costo delle parti di ricambio e del tempo impiegato dalla manodopera (manutentori). Tuttavia, questi rappresentano sono solo una parte di essi. Il costo totale di manutenzione è dato dai seguenti contributi:

  • Costo del componente/elemento sostituito/manutenuto;

  • Costo del materiale utilizzato per l’intervento (lubrificanti, sostanze, etc.);

  • Costo dei manutentori e degli operatori (ore uomo) per:

- Intervento manutentivo;

- Ispezione;

- Auto-manutenzione (AM).

  • Costo legato al fermo impianto. la fermata può essere causata da un guasto oppure può essere pianificata;

  • Costo degli scarti e difetti legati al guasto o all’intervento;

  • Costo del magazzino delle parti di ricambio.



Per una trattazione completa della manutenzione autonoma e del TPM si fa riferimento al testo “Il TPM in pratica - Come implementare il Total Productive Maintenance in azienda” disponibile su AMAZON: https://amzn.to/3r4g9GV






bottom of page